CREDITO DI IMPOSTA PER LA SANIFICAZIONE DEI LUOGHI E AMBIENTI DI LAVORO

La Circolare n. 9/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce l’ampliamento dell’ambito applicativo del credito di imposta “per la sanificazione dei luoghi e ambienti di lavoro” includendovi:
- spese per sanificare gli ambienti di lavoro;
- spese per sanificare gli strumenti di lavoro;
- spese per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale quali, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari;
- spese per l’acquisto e l’installazione di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi;
- Spese per i detergenti mani e i disinfettanti.
Beneficiari del credito d’imposta
Spetterà ai soggetti esercenti attività d’impresa (tutte le imprese iscritte alla Camera di Commercio), arte o professione.
Entità del credito di imposta
Il credito di imposta spettante è pari al 50% delle spese ammissibili sostenute nel periodo d’imposta 2020 fino ad un massimo di 20.000 euro di credito d’imposta spettante per ciascun beneficiario.
NB:
Sono stati stanziati a favore di questa misura 50 milioni di euro per l’anno 2020. Tale tetto di spesa fa capire che l’agevolazione non sarà automaticamente concessa a tutti quelli che ne avrebbero diritto. Tuttavia, né il decreto Cura Italia né il decreto Liquidità, hanno dato anticipazioni su come sarà gestita.
La normativa rimanda ad un decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro la fine di aprile 2020, con cui saranno stabiliti i criteri, le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta anche al fine di assicurare il rispetto del limite di spesa dei 50 milioni di euro.
Le ipotesi più comuni sono quelle di ricorrere a un click-day, premiando quindi i più rapidi a prenotare i fondi e lasciando a bocca asciutta le imprese che non si dimostreranno altrettanto veloci nella procedura informatica, oppure ricorrere a un riparto dei fondi tra tutti coloro che ne faranno richiesta e risulteranno ammissibili all’incentivo, rischiando però di ridurre sensibilmente l’incentivo spettante a ciascuno, laddove le richieste dovessero superare di molto le risorse finanziarie stanziate.
Raccomandiamo pertanto, in attesa delle disposizioni attuative, di volerci contattare fin da ora per poter predisporre tutta la documentazione propedeutica all’invio tempestivo della domanda.